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La complessità che caratterizza oggi la realizzazione di opere di ingegneria civile e le sfide della sostenibilità ambientale richiedono una formazione completa, che consenta ai futuri laureati in Ingegneria Civile e Ambientale di competere a livello nazionale e internazionale.

Il corso di laurea in Ingegneria Civile e Ambientale, ha una durata triennale, e mira a formare Ingegneri che sappiano ideare, progettare, realizzare, controllare e manutenere costruzioni, ponti, dighe, gallerie, infrastrutture di trasporto, sistemi di raccolta, di distribuzione e di smaltimento delle acque, impianti di trattamento dei rifiuti, che sappiano gestire i rischi di origine naturale e antropica, occuparsi del ripristino, del risanamento e del mantenimento della qualità ambientale, nella logica generale di un utilizzo sostenibile delle risorse, e molto altro ancora.

Nella società in cui viviamo le costruzioni, le opere idrauliche e le reti infrastrutturali rivestono un ruolo fondamentale nello sviluppo economico e sociale di un paese. L’ingegnere Civile e Ambientale rappresenta dunque una figura professionale in grado di contribuire al miglioramento della società, ma allo stesso tempo è una professione che si va sempre più caricando di responsabilità, anche morali, perché chi progetta opere di una tale rilevanza deve farsi carico di tutte le loro conseguenze, assicurarne la sostenibilità sotto il triplice profilo della sicurezza, dell’ambiente e dell’uso razionale del territorio e delle risorse.

La realizzazione e il mantenimento in servizio di tali opere implica un considerevole utilizzo di risorse, con un forte impatto sul territorio e su tutto l’ambiente. Il territorio stesso rappresenta una risorsa a rischio a causa di eventi calamitosi, come ad esempio alluvioni, frane e terremoti, ed è compromesso dagli interventi dell'uomo e dai cambiamenti climatici, con un ambiante costruito vulnerabile. È dunque necessario intervenire con azioni di tutela per porre in sicurezza popolazioni, insediamenti ed infrastrutture esistenti.

La gestione e riciclo delle materie prime e delle risorse naturali, la difesa del suolo e delle acque, la gestione dei rifiuti, il risanamento di comparti ambientali degradati, la mobilità sostenibile, la blue growth, costituiscono tutte tematiche chiave nel panorama internazionale.

L’Ingegnere Civile e Ambientale con il suo operato garantisce che il processo di crescita economico e sociale di una nazione possa realizzarsi in maniera sostenibile, cercando di mitigare gli impatti delle attività umane sull’ambiente, affinché le generazioni future non ne paghino le conseguenze.

Il percorso di studi triennale in Ingegneria Civile al Politecnico Bari è pensato per offrire una didattica moderna che mira alla formazione di un tecnico in possesso di una preparazione metodologica, che grazie alle conoscenze di base e alle conoscenze delle materie specifiche caratterizzanti dell'ingegneria Civile e Ambientale, sia in grado di affrontare e risolvere problematiche semplici nel campo dell'Ingegneria Civile e Ambientale e che possa proseguire il completamento della preparazione con il conseguimento di una laurea magistrale.

Il primo anno del corso è dedicato principalmente alla formazione tecnica di base. Il secondo alle materie tecniche caratterizzanti l’Ingegneria Civile e Ambientale. Infine, il terzo raggruppa le materie con finalità applicative.

Nel primo anno in particolare si studiano matematica, fisica e chimica, che forniranno una solida formazione di base, che contraddistingue la formazione dell’ingegnere, necessarie per affrontare le materie più specifiche degli anni successivi, insieme a materie come l’informatica e l’economia finalizzate a fornire conoscenze complementari, ma non per questo meno importanti.

Dopo il primo anno comune, dal secondo anno lo studente può scegliere tra diversi curricula, Civile, Ambientale e Civile Ambientale (quest’ultimo erogato presso la sede di Taranto) e approfondire le tematiche relative alle strutture ed infrastrutture o in alternativa le tematiche di pertinenza ambientale, sempre nell’ottica di una preparazione multidisciplinare garantita da insegnamenti comuni ai diversi percorsi.

Gli studenti hanno anche la possibilità di seguire corsi a scelta che possono dedicare a materie in linea con la loro vocazione. Il Dicatech e il Politecnico di Bari offrono una vasta gamma di corsi a libera scelta anche relativi alle grandi sfide globali e dell’ingegneria. Alla fine del corso gli studenti sviluppano un progetto di tesi scegliendo una disciplina a seconda del loro interesse.

I frequenti eventi sismici, i crolli infrastrutturali e le emergenze idrogeologiche che hanno interessato l’Italia nell’ultimo decennio, hanno fatto riaccendere i riflettori sull’Ingegneria Civile. Si tratta, infatti, del settore cui è demandata la messa in sicurezza del territorio oltre che l’obiettivo di promuovere lo sviluppo del paese tramite la realizzazione di infrastrutture efficienti. L’Ingegneria Civile si occupa della progettazione, realizzazione, gestione e controllo di strutture e infrastrutture (edifici civili e industriali, ponti, strade, gallerie, dighe, reti idriche).

Si tratta di un campo in forte trasformazione in cui conoscenze teoriche e pratiche tradizionali si integrano con tecniche innovative, con l'irrinunciabile attenzione ai temi dell'impatto ambientale e della sostenibilità.

L’Ingegneria Civile non si occupa solo del progetto e della costruzione di nuove opere; infatti un ambito di grande importanza è quello della gestione e mitigazione negli ambienti urbani e naturali del rischio, derivante sia da eventi come ad esempio terremoti, frane e alluvioni, sia dai processi di degrado causati dal trascorrere del tempo e che coinvolgono le strutture e le infrastrutture esistenti.

Il Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Civile e Ambientale- Curriculum Civile rappresenta il percorso di primo livello per diventare operatori del settore, con possibilità di continuare il precorso con la laurea magistrale in Ingegneria Civile.

Dopo il primo anno, finalizzato a fornire la preparazione nelle materie di base, dal secondo la formazione è quindi orientata alle discipline tecniche caratterizzanti il settore dell’Ingegneria Civile e Ambientale con un focus sulle strutture e infrastrutture; si studiano materie quali la scienza e tecnologia dei materiali, la meccanica razionale, l’idraulica, la scienza delle costruzioni, la geologia applicata, la topografia e l’architettura tecnica, con l’obiettivo di preparare lo studente agli insegnamenti applicativi che caratterizzano l’anno successivo, fornendo tutti quei modelli matematici tipici dell’ingegneria civile che riguardano in particolare la meccanica dei solidi e dei fluidi e la descrizione geometrica dello spazio. Lo scopo di tali discipline è quello di far acquisire allo studente le conoscenze indispensabili per poter poi sviluppare le specifiche capacità nello sviluppare i progetti.

Nel terzo anno si studiano le materie più specifiche dell’Ingegneria Civile, quali tecnica delle costruzioni, costruzioni idrauliche, geotecnica, strade ferrovie ed aeroporti. Le attività formative di questo anno sono dunque finalizzate a fornire le conoscenze e le competenze per la progettazione di strutture, opere geotecniche, opere idrauliche e infrastrutture di trasporto. Le attività formative del terzo anno, per il loro carattere spiccatamente progettuale, prevedono esperienze di approfondimento pratico-progettuale. Il percorso formativo si conclude con le attività di tirocinio presso strutture ed enti esterni, con lo scopo di avvicinare lo studente al mondo delle professioni e con la stesura dell’elaborato di tesi per l’esame di laurea.

Il Curriculum Ambientale ha l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di progettare interventi e opere per la difesa e la protezione del territorio, di occuparsi del risanamento degli ambienti contaminati, della gestione e trattamento dei rifiuti, del controllo della qualità dell'ambiente, della gestione e riciclo delle materie, della difesa del suolo e delle acque della pianificazione territoriale, del monitoraggio ambientale, della mobilita sostenibile, della pianificazione dei trasporti e molto altro ancora. Il percorso formativo si propone di fornire gli elementi essenziali orientati a tali tematiche, con particolare riguardo alla formazione di base e all'impostazione metodologica, attraverso una solida preparazione multidisciplinare, che con l’accesso al Corso di Laurea Magistrale, forma la figura professionale dell’Ingegnere per l'Ambiente e il Territorio che al termine del percorso formativo sarà in grado di analizzare, modellare, pianificare e progettare, mediante approcci, tecniche e strumenti aggiornati, azioni e interventi riferibili alla tutela dell'ambiente e del territorio.

Dopo il primo anno dedicato alle materie di base, dal secondo anno la formazione è quindi orientata alle discipline tecniche caratterizzanti il settore dell’Ingegneria Civile e Ambientale con un focus sull’Ambiente: si studiano materie quali meccanica razionale, idraulica ambientale, chimica ambientale, scienza delle costruzioni, ingegneria del territorio, cartografia e Gis, con l’obiettivo di preparare lo studente agli insegnamenti applicativi che caratterizzano l’anno successivo, fornendo tutti quei modelli matematici tipici dell’ingegneria ambientale. Lo scopo di tali discipline è quello di far acquisire all’ingegnere ambientale le conoscenze indispensabili per poter poi sviluppare le specifiche capacità nello sviluppare progetti di risanamento ambientale e tutela del territorio.

Nel terzo anno si studiano quindi le materie classiche più specifiche dell’Ingegneria Ambientale, quali risorse idriche, geoingegneria ambientale, ingegneria sanitaria, sistemi di mobilità sostenibile, tecnologie per la tutela ambientale. Gli insegnamenti Fondamenti di Tecnica delle Costruzioni e Fondamenti di Geotecnica concorrono alla formazione, in un’ottica di interdisciplinarità che caratterizza il corso in Ingegneria Civile e Ambientale.

Dopo il conseguimento della laurea triennale la quasi totalità degli studenti prosegue il suo percorso formativo iscrivendosi ad un corso di laurea magistrale, anche se alcuni di loro entrano direttamente nel mondo del lavoro.

La laurea triennale permette allo studente di svolgere attività di tipo professionale comportanti responsabilità nei confronti di terzi a seguito del superamento dell'Esame di Stato ed alla conseguente iscrizione all'Ordine degli Ingegneri (sezione B, ingegnere junior). Tipicamente, l’ingegnere Civile e Ambientale triennale trova occupazione presso gli uffici tecnici di enti pubblici e privati o come libero professionista, nelle società di ingegneria.

Il Dicatech eroga per chi sceglie di operare nel mondo del lavoro come ingegnere civile il Corso di laurea Magistrale di durata biennale in Ingegneria Civile ed il Corso di Laurea Magistrale in Gestione delle Infrastrutture Civili. Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio rappresenta invece lo sbocco naturale per la prosecuzione degli studi nel settore dell’Ambiente.

La parola agli studenti